19-04-2016 21:01

Comunicato stampa

Nuova comunicazione Iplom

Oggetto: Comunicazione ai sensi del combinato disposto art. 242, comma 1 e art. 304, comma 2, del D. Lgs. 152/06 e s.s.m.m.i.i..

Facendo seguito alla precedente comunicazione pari oggetto del 17/04/2016, con la quale la scrivente informava le PPAA interessate della presenza di contaminazione di una porzione dell’alveo del Rio Fegino e del Rio Pianego, dell’oleodotto IPLOM, dovuta alla perdita di una tubazione interrata dell’oleodotto 16” di collegamento Genova Multedo- Busalla (GE) in corrispondenza della cameretta Fegino si riporta nella presente la descrizione delle attività di messa in sicurezza d’emergenza messe in atto entro le 48 ore dall’evento comunicato ai sensi dell’Art. 242 del D.Lgs 152/06 a partire 17/04/2016.
Si evidenzia che non appena rilevata la perdita sono state tempestivamente sospese le attività di pompaggio,  attivandosi il personale del Deposito di Fegino per la  segregazione del tratto di oleodotto interessato attraverso la chiusura delle valvole di linea ubicate nelle camerette “Rio Fegino” e “San Biagio”.
La localizzazione della perdita è riportata in allegato (omissis).
Gli accertamenti ad oggi eseguiti hanno portato a stimare il rilascio di Petrolio grezzo dalla condotta in  un quantitativo di circa 500 mc.
Al momento dell’evento erano in corso le operazione di trasferimento della quota iniziale di sbarco (fondo delle tanche della nave) per trasferimento e confinamento presso serbatoio S5 della raffineria di Busalla, della frazione del carico dove si concentra in maggior misura la frazione acquosa.
Il prodotto sversatosi ha raggiunto il Rio Fegino percorrendo il  tratto del Rio Pianego a valle della cameretta Rio Fegino, immettendosi quindi nell’alveo del torrente Polcevera. 
Il posizionamento di panne alla foce del torrente Polcevera ha consentito il contenimento dello sversamento prima che lo stesso raggiungesse la foce; evitando così l’evento abbia interessato consistentemente  le acque dello specchio di mare . 
Successivamente all’evento già a partire dalle prime ore del mattino del 18 aprile  sono state attuate le procedure per la messa in sicurezza di emergenza (MISE) del sito mediante la realizzazione dei seguenti interventi:
Posizionamento di barriere fisiche realizzate mediante panne assorbenti sul Rio Fegino (n. 8) e sul torrente Polcevera (n. 4);
Posizionamento di barriere meccaniche (n. 3 panne galleggianti) in corrispondenza dell’apposita  struttura ubicata alla foce del torrente Polcevera;
Stesura di panne galleggianti a mare con l’ausilio dei mezzi nautici
Realizzazione di briglie (n°1) in terra sifonata lungo il torrente Polcevera e (n°2 sul Rio Fegino) con la finalità di consentire il solo deflusso delle acque, separando la frazione di idrocarburi raccolta in un piccolo invaso per poter  quindi rimuovere il prodotto in galleggiamento in superficie mediante l’utilizzo di auto spurgo e/o panne assorbenti;
Rimozione del prodotto in fase libera presente a ridosso delle barriere e lungo il Rio Fegino.

Gli interventi di messa in sicurezza di emergenza sopra descritti si protrarranno fino a completa rimozione del prodotto surnatante, a questi si aggiungeranno gli interventi mirati alla pulizia delle sponde e dei terreni interessati.
La attività sono comunque  svolte sotto la supervisione ed il supporto delle PPAA. 
A tal proposito Arpal e Città Metropolitana hanno effettuato sopralluoghi al fine di prendere visione dello stato delle matrici ambientali interessate e monitorare l’andamento delle attività di messa in sicurezza.
Al momento le attività di aspirazione c/o Polcevera e Rio Fegino  hanno coinvolto un totale di 14 unità auto spurgo e 4 bilici di raccolta  delle emulsioni oleose.
Ad oggi risultano conferiti all’impianto di stoccaggio provvisorio un totale parziale di c.a 550 m3. 

A partire dalla data odierna è stato approntato il cantiere di bonifica per la rimozione del terreno contamina dal Rio Pianego a partire dalla zona più a monte interessata dalla perdita. 
Contestualmente hanno avuto inizio le attività di rimozione del prodotto nell’area di confluenza del Rio Fegino nel Polcevera mediante auto spurgo.

A seguito dei sopralluoghi condotti dall’ing. Sergio FENOGLIO, CSE incaricato della gestione dei cantieri manutenzione oleodotto, per la messa in sicurezza ambientale dei luoghi si procederà come segue:
Realizzazione rampa di accesso mezzi operativo ad area di cantiere; 

confinamento dell’area con adeguata recinzione costituita da paletti di ferro infissi saldamente al terreno e rete plastificata tipo “tenax” da cantiere;

pulizia e diserbo dell’area interessata dagli effetti del rilascio., con raccolta del  materiale di risulta in big-bags e  da avviare a smaltimento  secondo le procedure di legge in materia di rifiuti speciali;

protezione con teli impermeabili delle aree ripulite

formazione, lungo l’alveo del rio Pianego, di almeno due  briglie “desoleatrici” per contenere eventuali rilasci di prodotto nel corso della successive  operazioni; 

disgaggio, finalizzato alla messa in sicurezza operativa dei luoghi, del fronte e della parte sommitale del guscio di frana presente sugli oleodotti, con l’impiego di macchina operatrice di adeguate dimensioni per  consentire l’accesso lungo l’alveo del rio Pianego (escavatore da circa 150 q.li); 

ricollocazione , in via temporanea e in sponda destra del rio, per circa 30-40 mt, una tubazione convogliante acqua (in acciaio diametro circa 160 mm) utilizzata per irrigazione di terreni a valle;

previa realizzazione di una pista di servizio, a partire dall’alveo del rio Pianego sottostante il punto di rottura, necessaria per raggiungere la sommità della frana, si realizzerà di uno scavo in trincea per consentire la bonifica mediante la rimozione del terreno sottostante e nell’intorno del punto di rottura della condotta da ritenere sin d’ora quale “rifiuto pericoloso” e come tale  da avviare a smaltimento senza stoccaggio in loco.

Preliminarmente all’avvio delle operazioni si provvederà altresì allo spiazzamento con acqua dell’oleodotto 8”, che corre in adiacenza all’oleodotto 16”,  a sua volta interessata dal movimento franoso.
La scrivente ha già effettuato il necessarie aggiornamento delle notifiche già  attive  ai sensi  del D.Lgs 81/08 e D.Lgs 106/09 e s.m.i. in materia di salute e sicurezza cantieri estendolo al sito in discorso. 
Al momento sono in corso le operazioni preliminari di accantieramento e rimozione della vegetazione nell’alveo.
Come evidenziato le attività sono state pianificate così da  non interessano in alcun modo,  in questa fase di messa in sicurezza ambientale, la condotta dell’oleodotto risultando la stessa oggetto di dispositivo di sequestro probatorio nei termini di cui al Processo verbale art.354 C.P.P. del 18/04/2014 come di seguito indicato:  “una condotta interrata di veicola zone di petrolio (oleodotto), di proprietà di Iplom.S.p.A., nel tratto compreso immediatamente a monte della rottura (in zona Fegino-Località Pianego) e il punto di sezionamento della condotta stessa in zona San Biagio, per un’estensione lineare di circa 5 km.”
In considerazione del successivo sequestro intercorso in data odierna e che ha interessato, ai fini probatori,  anche le aree circostanti alla tubazione  così individuate “un’area di terreno boschivo di estensione, in tutte le direzioni, di 15 metri dal punto di cedimento della condotta che ha generato lo sversamento di petrolio greggio in ambiente”, rendendo di fatto inattuabile  l’intervento  bonifica dell’area, le attività saranno limitate alla sola realizzazione delle briglie di sbarramento e desoleazione a valle del punto di perdita.
Verrà quindi valutata la fattibilità di avviare comunque le procedure di asportazione del materiale contaminato dall’alveo del Rio Pianego in direzione Rio Fegino utilizzando mezzi d’opera quali ad esempio aspiratori a risucchio. 
Al termine di questa prima fase, sarà cura dello scrivente trasmettere ulteriori aggiornamenti in merito l’evolversi delle attività effettuate e predisporre un Piano di monitoraggio e controllo finalizzato ad accertamenti sulle matrici ambientali interessate, da mettersi in atto al termine delle attività di MISE.

Si allegano planimetria con ubicazione barriere (briglie e panne) e documentazione fotografica. (omissis)

Saluti              

IPLOM S.p.A.
Il Gestore

Dott. Ing. Vincenzo Columbo

 


 

 


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